Tarocchi e Astrologia

IL RAPPORTO TRA CONSULTANTE E CARTOMANTE NELL’INTERPRETAZIONE DEI TAROCCHI

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L’interpretazione dei tarocchi dell’amore

La cartomanzia  del centro di StudioSibilla è utilizzata da tempi ormai memorabili per placare le curiosità e, in molti casi, le angosce sul proprio futuro. I tarocchi attraverso le loro figure e i loro colori esercitano una funzione quasi magica. Il cartomante, rivelatore di intuizioni e segreti, interprete di simboli arcani, dinanzi al consultante assume il ruolo di terapeuta dell’anima.
L’interpretazione dei tarocchi richiede empatia, astrazione, precisione e ispirazione. Attraverso la lettura delle carte, oltre alla previsione degli eventi futuri, si possono ottenere suggerimenti che possono essere applicati a ogni campo della vita.
Ma cosa si aspetta il consultante da una seduta? Chiaramente spera che il cartomante possa fugare tutti i dubbi e le incertezze che lo assillano. Un consulto non può essere fatto con approssimazione e nel farlo è necessario seguire alcune regole. Eccone alcune.

Prima della divinazione

  • Prima di accingervi alla lettura delle carte è necessario prendere confidenza col mazzo di carte. Manipolatelo tutti i giorni senza scopo di predizione.
  • Consultate le carte solo se vi sentite positivi.
  • Il luogo dove effettuate il consulto deve essere calmo e silenzioso.
  • Non rivolgete alle carte quesiti dannosi o indiscreti per altri.
  • Rispettate le carte e non usatele mai per capriccio.

L’interpretazione dei tarocchi in un consulto

  • Nell’apprestarvi a un consulto sarà necessaria, nell’esaminare e interpretare le situazioni, una certa impersonalità, che significa non lasciarsi assorbire dalla vicissitudini interiori e biografiche del consultante. Il cartomante deve essere un interprete oggettivo degli avvenimenti futuri. Questa è un’altra delle ragioni per cui è sconsigliato leggere le carte a se stessi. Si potrebbe vedere ciò che si vuole o non interpretarle nel modo giusto.
  • Nella interpretazione dei tarocchi è necessaria anche una linearità di esposizione, precisione e  chiarezza.
  • Non meno importante è l’ispirazione. Spesso l’intuizione e l’ispirazione vi porteranno al di là del simbolo…

I Tarocchi, il Grande Gioco della vita, può trasformarsi in una piccola guida per riuscire ad affrontare le diverse situazioni,         attraversare i guadi che incontreremo e comprendere meglio noi stessi, chi ci circonda e ciò che accade.

Utilizzando simbolismo e intuito, è possibile riuscire a decodificare i messaggi che spesso pervengono a livello inconscio, ma non sempre alla ragione se non come sensazioni inspiegabili e che possono essere confuse con paure e desideri.

La lettura dei Tarocchi stimola una ginnastica mentale che costringe alla flessibilità poiché ogni Arcano comprende tutti gli altri e sfugge a rigide classificazioni.

Ci sono diversi “livelli o gradi di interpretazione” dei Tarocchi, che dipendono dalla conoscenza del simbolismo degli arcani, dall’impatto-sensazione visiva con la carta, dall’impostazione mentale e dall’apertura psichica che nascono dall’esperienza .. e da quello che si cerca.

 

Tanto per cominciare, bisognerebbe sgusciar via dalle classificazioni uomo donna, ma porre attenzione alla funzione che l’Arcano incarna. Perché le definizioni uomo-donna sono inesatte in quanto incomplete.

Tant’è vero che la donna, manifestazione del femminile o del principio passivo, ha il mestruo che è sangue, simbolo attivo (fuoco). Mentre il seme dell’uomo è bianco, simbolo passivo (luna). E infatti esistono donne molto forti e uomini molto teneri a dichiarare che maschile e femminile coabitano nell’essere umano.

Per cui la Papessa o l’Imperatrice per una donna potrebbero indicare pienezza o realizzazione della personalità. Per un uomo un’inclinazione a percepire i sentimenti con intensità.

Quindi l’Imperatore o il Papa, per una donna, un temperamento forte e deciso.

Questo si intende se le carte devono definire un soggetto.

 

Sarebbe bene anche tenere in considerazione che una carta che suggerisce contrazione, irrigidimento va spesso a “difendere” qualcosa vissuto come vulnerabile, a segnalare una paura, un blocco da non trascurare. O in un contesto che indica eccessiva cessione e debolezza può segnalare una “volontà” nascosta, ma precisa e determinata.

Per cui non sarà strano se un personaggio che risulti chiuso e estremamente razionale mostrerà, incredibilmente, un desiderio appassionato. E un altro, che apparentemente mostra un’estrema disponibilità, si riveli subdolo.

 

Quando le carte mostrano un bivio, la necessità di una scelta in un’atmosfera di incertezza o disequilibrio, può essere interessante indagare a fondo.

A volte si fugge da una strada perché sembra la più difficile o mortificante, ma non significa che sia realmente così.

Comprendere da che cosa si fugge e perché, dove questa scelta di fuga può portare e dove lo porterebbe, invece, ciò da cui si scappa, può aiutare a capire più a fondo se stessi e la situazione, magari con un riorientamento costruttivo. Perché spesso è la paura di non essere in grado, dietro la veste dell’orgoglio, che non permette di ammettere di aver sbagliato scelta e “ritrattarla”.

 

L’Arcano senza numero, il Matto, inserendosi in un percorso può indicare che la carta che precede o segue (o entrambe) devono venire definite o rielaborate. Indica un punto “oscuro” da verificare. Oppure è una svolta che rimette in discussione tutto. Fatta a intuito o istinto.

 

Quando la domanda riguarda un rapporto può essere interessante scoprire quello che dell’altro piace o a volte invece è detestato. Perché il primo potrebbe essere un aspetto proprio che non si riesce ad agire e attraverso l’altro lo si ottiene, senza la fatica di attivarlo. Mentre il secondo potrebbe segnalare una carenza soggettiva, non riconosciuta.

Per esempio: a una persona che non riesce a imporsi, suo malgrado, nemmeno quando è giusto, può piacere una persona perché è forte. Mentre la debolezza di un altro la irrita. In realtà non le piace la persona ma la qualità che vorrebbe avere e la cui mancanza detesta nell’altro perché rispecchia la propria impotenza, che non vuole ammettere con se stessa.

Legandosi al forte, lascerà che questi risolva le sue questioni, che non riesce ad affrontare, senza esercitare la/e funzione/i bloccate. Tuttavia è possibile che quando questo si porrà nei suoi confronti (e non per suo conto) in maniera decisa, come è nella sua indole (accettabile solo se è al suo servizio), si sentirà prevaricata. Non riesce nemmeno a distinguere che il comportamento è il medesimo e non un “attentato” nei suoi confronti.

E’ evidente che per questa persona non essere forte è un problema.

Se questo problema resta “oscuro” può scatenare reazioni impulsive, a volte anche distruttive, proprio sull’altro che si “ama”. Non si può contenere l’altro se non gli si riconosce e lascia la sua essenza, vitale.

La consapevolezza aiuta ad accettare sè e l’altro.

 

Una carta “negativa” in un contesto decisamente positivo segnala quale sia il punto vulnerabile da non trascurare. Indica che l’energia o azione non è allo stato “puro” , per cui è compromesso il fluire armonioso, con le conseguenti interferenze.

 

Prima di interpellare i Tarocchi è necessario definire con il massimo della chiarezza la domanda o la questione su cui si vuole interrogare, in modo da riuscire a comprendere al meglio la risposta.

I giochi sono diversi, ma non esiste una regola precisa. Ognuno può decidere da se come distribuire le carte, cioè inventarsi un gioco, purché siano ben definite le diverse posizioni-domande per non confondersi alla fine.

 

Quando in un gioco escono le “coppie”, ovvero Imperatrice e Imperatore, Papessa e Papa, Luna e Sole, Re o Regina dello stesso seme, nell’interpretazione sarà bene considerare il collegamento che segnalano.

 

Per esempio, nel gioco del rapporto dell carte

DISTRIBUZIONE DELLE CARTE
1.Lei come si pongono l’una rispetto all’altro e al rapporto   2.Lui
Evoluzione(data dalla somma delle carte estratte)  
3.pro gli elementi a favore e contrari al rapporto 4.contro

 

ESEMPIO N° 1

passioneconcretizzazione o stasi
8+4+3+16 = 31che ridotto (3+1) da4 Imperatore
relazione e comunicazione unificanti blocco, impedimento
In questo         esempio la carta contro (16.Torre)  indica che c’è un blocco che potrebbe dipendere da una certa “animosità” di lei (8. Forza) e da paure e tensioni interiori (sempre la Torre) di entrambi o di lui, visto che è piuttosto “fermo” come suggerisce la carta che lo rappresenta (4.Imperatore).Tuttavia c’è una buona intesa e comunicazione, testimoniata dalla carta a favore (3.Imperatrice), oltre al fatto che il rapporto fra loro è importante (Imperatrice e Imperatore), per cui è possibile uno sviluppo concreto e significativo (4.Imperatore).

 

ESEMPIO N° 2

NOTA : Le carte a favore e contro sono invertite di posizione rispetto al precedente esempio.
passioneconcretizzazione o stasi
8+4+16+3 = 31che ridotto (3+1) da4 Imperatore
blocco insopportabile che fa  reagirealtra relazione
Qui l’animosità di lei (8.Forza) potrebbe essere la giusta reazione a una situazione insostenibile (16.Torre che è a favore). Purtroppo contro c’è un’altra (3.Imperatrice), con cui esiste una relazione importante (Imperatrice e Imperatore) che impedisce lo sviluppo (4.Imperatore come stasi, conclusione).Se al posto dell’Imperatore ci fosse il Papa, l’altra non sarebbe un ostacolo così forte, non rappresentando le due carte (Imperatrice e Papa) una coppia.La carta di evoluzione (che sarebbe il Papa) potrebbe significare una manifestazione di lui importante e risolutiva.In entrambi gli esempi, Lei è evidentemente più coinvolta, mentre Lui è più contenuto.